Tutto incominciò quando curiosai le pagine dell’IRSE (istituto di studi europei) di Pordenone, in cerca di proposte di volontariato estive per le mie figlie. Con mia sorpresa trovai una possibilità per me, che ho 57 anni, di fare un’esperienza di volontariato in Europa senza che mi si chiedessero la conoscenza della lingua inglese, abilità o competenze specifiche; e anche spesata, breve e nel periodo in cui non lavoro – un mese, il mio lavoro non mi avrebbe permesso più tempo. Subito ho cercato il contatto con il CEMEA e ho compilato la domanda di partecipazione. Ho conosciuto Maria Teresa (la nostra coordinatrice) e da subito è stato piacevole comunicare con lei anche solo per informazioni. Il giorno prima della partenza per il primo incontro a Roma, quello di selezione, con sorpresa, ho saputo che avrei incontrato, alla stazione ferroviaria di Pordenone, Laura, un’altra “ragazza” del Pordenonese aspirante volontaria allo stesso progetto e il giorno dell’incontro, ancora più sorpresa, ho ritrovato anche Gabriella, che conoscevo già come mamma, per la comune frequentazione della scuola materna. Mi è sembrato un auspicio favorevole per una prosecuzione futura di una esperienza interessante e coinvolgente. Quando poi mi è arrivata la comunicazione, tanto attesa, che ero stata accettata, ho davvero gridato di gioia insieme alle mie figlie che avevano fatto il tifo per me fino a quel momento. La partecipazione a questo progetto è, per me, all’insegna di una sorpresa continua, perchè mi ha aperto porte inaspettate. Attraverso la conoscenza delle volontarie e delle loro vite, ricche e diverse dalla mia, di Andrea e Maria Teresa, le nostre guide, il percorso di formazione mi ha fatto riflettere, su aspetti della comunicazione che credevo di conoscere e ho invece riscoperto con interesse, sulle aspettative, sulla mia capacità e soprattutto sulla voglia di provare, nonostante tutti i limiti personali che mi attribuisco, e di rimettermi in gioco, con umiltà. L’altra mia grande e piacevole sorpresa è sapere che conoscerò e collaborerò con le persone della cooperativa spagnola, partner del progetto, che lavora in un ambito attinente a quello che da due anni è il mio stesso lavoro. Con qualche timore ma con cuore aperto aspetto di partire.
Nadia del Bel Belluz
26/02/2013 – 26/03/2013
Logroño, Spagna
Progetto Go 50+II
Cemea del Lazio