“DUE RUOTE”
Laura ha svolto il suo SVE a Grenoble (Francia) per 4 mesi.
Quando cambia il vento non puoi far altro che lasciarti trasportare dalla sua energia…così in un momento di forti cambiamenti nella mia vita, la scelta di partecipare ad un progetto sve mi ha colto all’improvviso.
Nella frenesia del pre partenza riempivo il mio grosso zaino, inconsapevole di cosa mi aspettava.
Cosa poteva servirmi nei prossimi 4 mesi da trascorrere in Francia? Vestiti, scarpe, fotografie, musica, computer…
Dal principio innumerevoli sono stati i tentativi di farmi riconoscere, comprendere, ascoltare: “Bonjour, je suis italienne”.
Senza nemmeno rendermene conto ‘l’onda’ di Grenoble mi coinvolgeva ogni giorno, ogni minuto, in ogni gesto o parola.
In me era presente la volontà di controllare quello che accadeva…ma solo dopo le prime settimane compresi che mi ero tuffata in questo mare proprio per lasciarmi trasportare e contaminare.
Allora mi dissi: Se le cose non sono come le avevo immaginate non rimane altro da fare che ‘arrampicarmi’ sull’albero francese e raccogliere quanti più frutti che posso.
Con ogni singola conquista quotidiana scoprivo che di frutti da assaporare ce n’erano tanti…
La bicicletta è senza dubbio il simbolo di tutto questo, dell’indipendenza conquistata, della libertà. Il vento fresco sul mio viso ripagava immensamente ogni fatica sudata per arrivare fino a lì, pedalare senza meta era il segreto per incontrare me stessa nelle vie di Grenoble, non c’era strada giusta o sbagliata, solo la mia strada, quella che naturalmente sceglievo.
Lentamente il silenzio mi riempiva di serenità, dopo tanto tempo ero tornata ad essere unica padrona della mia vita.
Donarmi agli altri significava ritrovarmi, mettere a disposizione le mie capacità era un prezioso scambio dove anche io potevo crescere.
Ogni persona incontrata su questa strada francese è stata preziosa ed essenziale a confrontarmi e a riscoprire qualcosa di me.
Sembra incredibile come una persona sconosciuta, in soli due mesi può diventare coinquilino, collega, confidente, amico, con la tristezza nel cuore quando le strade si dividono.
Non sono mancate salite e discese nel mio percorso a Grenoble, un continuo alternarsi di leggerezza e difficoltà, solitudine e allegria, confusione e serenità, malinconia e grinta.
La distanza da ‘casa’ ha fatto emergere con intensità i legami più stretti e sentire forti le radici che mi legano anche inconsapevolmente alla mia cultura e al mio paese.
Quando la città non mi appariva più estranea e la quotidianità scorreva liscia ecco che è ora di tornare…è forte la volontà di fermare il tempo per vivere ancora tutto fino in fondo, per visitare tutti i posti ancora sconosciuti, per incontrare nuove persone, per parlare ancora francese, per un caffè con gli amici francesi, per l’ultimo viaggio in tram…
Ma il tempo non si ferma e la mia bicicletta avanza ancora, su una strada diversa, verso casa.